di Marco Tripodi

Fine settimana decisamente negativo per le formazioni liguri impegnate nei massimi campionati nazionali. Genoa, Sampdoria e Spezia totalizza la miseria di un punto in tre, potendosi oltretutto rammaricare per diverse questioni.

L'unico che muove la classifica è il Grifone. Ma l'1-1 di Marassi contro l'Empoli non può lasciare soddisfatto mister Gilardino. Un po' perché dopo un buon primo tempo, chiuso in vantaggio grazie al secondo eurogol consecutivo di Ruslan Malinovskyi, la gara sembrava ormai in discesa per i rossoblù; un po' perché per l'ennesima volta il rientro dagli spogliatoi costa punti pesanti a Badelj e compagni, riacciuffati a metà della ripresa dal colpo di testa del neo-entrato Cancellieri. Malgrado l'amaro in bocca, per il tecnico genoano non mancano comunque le note positive. A cominciare dai recuperi dei lungodegenti Retegui e Messias, entrambi finalmente in campo dopo due mesi di assenza.

Se in A il Genoa maledice il secondo tempo, in B lo Spezia fa anche peggio con i minuti di recupero. Fatale agli aquilotti è infatti l'extratime, quello che consente alla capolista Parma di aggiudicarsi il derby della Cisa grazie a un clamoroso autogol al 94' di Moutinho. Il portoghese nel tentativo di spazzare l'area butta inopinatamente la palla alle spalle del proprio portiere, condannando la squadra di D'Angelo. Sconfitta bruciante ed immeritata per gli spezzini, ora penultimi in classifica, che per lunghi tratti hanno tenuto testa alla compagine emiliana, sfiorando in più occasioni il vantaggio. 

Chi può prendersela solo con se stessa è infine la Sampdoria. A Brescia, nel derby personale di mister Pirlo (peraltro assente dalla panchina in quanto squalificato), i blucerchiati non solo falliscono l'appuntamento con la quarta vittoria di fila ma incassano un 3-1 senza appello che spegne in parte l'entusiasmo dell'ultimo periodo. Al Rigamonti i padroni di casa conducono le danze fin dalle battute iniziali, trovando il vantaggio già al 10' con Jallow. Negli ultimi dieci minuti prima del riposo le rondinelle ipotecano la vittoria con il raddoppio di Borrelli e il terzo sigillo firmato da Bjarnason. Inutile nel finale di gara il primo gol tra i professionisti del blucerchiato Giordano.

NELLA FOTO DI GENOA CFC, RUSLAN MALINOVSKYI

di Marco Tripodi

Passata la sosta per le nazionali, tornano in campo le squadre liguri impegnate nei campionati di Serie A e B.

Ad aprire il lungo fine settimana del pallone è stato venerdì sera il derby ligure di Marassi tra la Sampdoria e lo Spezia. Una sfida tra squadre alla ricerca di punti e certezze dopo i rispettivi balbettanti avvii di stagione. Fase che per i blucerchiati può dirsi definitivamente superata, poiché contro gli aquilotti i ragazzi di Andrea Pirlo incamerano la terza vittoria consecutiva, allontanandosi decisamente dalla zona calda. Decisiva la doppietta di Fabio De Paoli che per una sera sveste i panni del difensore per indossare quelli per lui insoliti del goleador. L'ex Verona buca Dragowsky una volta per tempo. Prima all'11', sbloccando le marcature, poi al 78', chiudendole e vanificando il momentaneo pareggio spezzino arrivato al quarto del primo tempo con Rachid Kouda. Per gli ospiti il cambio in panchina, con Luca D'Angelo subentrato durante la sosta a Max Alvini, non ha portato per il momento la scossa giusta.

In A si rivelano ancora una volta fatali al Genoa i minuti finali. Ospiti del Frosinone, i rossoblù di Alberto Gilardino, privi di molti titolari tra cui la stellina Gudmundsson, fanno la partita, subiscono il vantaggio dei ciociari, firmato da Matias Soulè con la colpevole complicità del portiere Martinez, e prima del riposo trovano il pari con una magia dalla distanza di Ruslan Malinovskyi. Nella ripresa il Grifone spinge alla ricerca del gol vittoria, colpendo una traversa ancora con Malinovskyi su punizione e fallendo una clamorosa occasione con Thorsby. E come spesso accade nel calcio a un gol sbagliato ne segue uno subito. A realizzarlo è Ilario Monterisi in pieno recupero. Un gol che va volare il Frosinone e condanna il Genoa alla settima sconfitta stagionale.

 

 

Ad aprire il lungo fine settimana del pallone è stato venerdì sera il derby ligure di Marassi tra la Sampdoria e lo Spezia. Una sfida tra squadre alla ricerca di punti e certezze dopo i rispettivi balbettanti avvii di stagione. Fase che per i blucerchiati può dirsi definitivamente superata, poiché contro gli aquilotti i ragazzi di Andrea Pirlo incamerano la terza vittoria consecutiva, allontanandosi decisamente dalla zona calda. Decisiva la doppietta di Fabio De Paoli che per una sera sveste i panni del difensore per indossare quelli per lui insoliti del goleador. L'ex Verona buca Dragowsky una volta per tempo. Prima all'11', sbloccando le marcature, poi al 78', chiudendole e vanificando il momentaneo pareggio spezzino arrivato al quarto del primo tempo con Kouda. Per gli ospiti il cambio in panchina, con Luca D'Angelo subentrato a Max Alvini, non ha portato per il momento la scossa giusta.

 

In A ancora una volta fatali al Genoa i minuti finali. Ospiti del Frosinone, i rossoblù di Alberto Gilardino, privi di molti titolari tra cui la stellina Gudmundsson, fanno la partita, subiscono il vantaggio dei ciociari, firmato da Soulè ma con la colpevole complicità del portiere Martinez, e prima del riposo trovano il pari con una magia dalla distanza di Malinovskyi.

 

di Marco Tripodi

Nell'undicesimo turno di Serie A, domenica amara per il Genoa. A Cagliari un Grifone troppo timido e incerottato incassa la sesta sconfitta stagionale, cedendo 2-1 agli omocromatici sardi. Dopo un primo tempo in cui le emozioni si concentrano tutte nel finale, con una traversa colpita dal Genoa e un gol annullato al Cagliari, la sfida si accende dopo il cambio campo. A sbloccarla sono i padroni di casa che al 49' trovano il vantaggio con il neo-entrato Nicholas Viola. Tempo tre minuti e i liguri pareggiano con il solito Gudmundsson che sfrutta un erroraccio di Goldaniga per battere Scuffet con un beffardo pallonetto. Il sollievo del Grifone dura però solo fino al 69' quando un'imbucata di Zappa sorprende la difesa ospite regalando il successo ai sardi. Nel finale il Genoa sfiora due volte il pareggio con Dragusin e Puscas ma la scarsa mira del duo rumeno condanna la banda di Gilardino all'ennesimo KO.

In Serie B pesante e importante la vittoria interna della Sampdoria che chiude bene una settimana pessima. Contro il Palermo i blucerchiati giocano un ottimo primo tempo, sbattendo però spesso contro il muro rosanero. Il vantaggio arriva comunque a un soffio dal riposo. Esposito viene colpito in area ospite da Lucioni, il Var accorda il rigore e Borini si incarica dell'esecuzione. Il tiro dell'attaccante emiliano viene respinto da Pigliacelli ma sulla ribattuta l'ex di Roma e Milan si conferma il miglior marcatore della Samp realizzando il suo quinto gol in campionato. Un gol che vale tre punti. Nella ripresa infatti il Doria sfiora più volte il vantaggio mentre il Palermo cerca invano il pareggio. Il punteggio tuttavia non cambia più.

Lo Spezia interrompe nel peggiore dei modi la striscia di tre pareggi consecutivi collezionati nell'ultimo mese. A Cremona i ragazzi di Alvini subiscono un 3-0 senza appello che evidenzia le lacune di una squadra ancora alla ricerca della sua vera identità. Sotto dopo 12' a causa del gol di Sernicola, gli aquilotti non riescono a reagire e prima della mezzora subiscono anche il raddoppio dell'ex genoano Zanimacchia. A chiudere i conti a inizio ripresa è un'altra vecchia conoscenza del Grifone, il capocannoniere Massimo Coda che trova il nono centro personale in campionato e regala ai grigiorossi la possibilità di gestire un finale di gara in cui l'unico sussulto è l'espuLsione dello spezzino Nikolaou in pieno recupero. Con questa sconfitta lo Spezia scivola in quart'ultima posizione, superata in classifica proprio dalla Sampdoria la quale tuttavia ha al momento disputato una gara in più dei bianchi.

 

FOTO UFFICIO STAMPA UC SAMPDORIA

di Marco Tripodi

Fine settimana senza sconfitte per le tre squadre liguri impegnate tra Serie A e B. Diversi però gli umori con cui tali risultati sono stati accolti. Mentre Genoa e Sampdoria esultano per le rispettive vittorie che le allontanano dalle zone calde del fondo classifica, lo Spezia non può essere soddisfatto per il 2-2 interno, di fatto inutile o quasi, arrivato contro la Ternana. Per gli aquilotti l'appuntamento con i tre punti manca ormai da un mese e mezzo e neppure l'impegno casalingo contro la penultima forza del torneo cadetto riesce a infrangere il tabù. Anzi al Picco i liguri sono costretti per due volte a inseguire gli umbri e trovano il pareggio soltanto nel recupero e grazie ad una fortunosa autorete degli ospiti. Ospiti che si erano portati in vantaggio con Casasola alla mezzora del primo tempo ma che erano stati immediatamente ripresi dal gol di Bertola. Un copione replicato nel secondo tempo: Ternana di nuovo avanti con Diakitè, Spezia che la riacciuffa al 91' grazie al tiro di Verde deviato in maniera decisiva dal difensore rossoverde Capuano. Un pareggio quasi insperato per le modalità in cui è arrivato che non può come detto soddisfare le aspettative di una squadra partita con ambizioni d'alta classifica e che a un terzo di torneo si ritrova clamorosamente terz'ultima in graduatoria. A fine gara dentro e fuori lo stadio pesante contestazione da parte dei tifosi che chiedono a gran voce una cacciata di mister Alvini a questo punto quasi inevitabile.

Chi dai bassifondi prova ad affrancarsi è invece la Sampdoria che a Modena trova il secondo successo consecutivo. Al Braglia i canarini di casa fanno la gara, i blucerchiati i gol, equamente suddivisi tra i due tempi. Nel primo la sblocca Salvatore Esposito, nel secondo la chiude Kasami. Grazie a questi tre punti, sommati a quelli di settimana scorsa contro il Palermo, la squadra di Pirlo fa un gran balzo in avanti in classifica, portandosi fuori dalla zona retrocessione.

Festeggia infine anche il Genoa che, dopo il passo falso di Cagliari, torna a vincere davanti al pubblico amico del Ferraris. Nell'anticipo del dodicesimo turno del massimo campionato, i rossoblù regolano con il minimo scarto il Verona a Marassi. A decidere la sfida un gol da centravanti vero del difensore Radu Dragusin al termine del primo tempo. Buona per 75 minuti la prova dei ragazzi di Gilardino che tuttavia nell'ultimo quarto d'ora subiscono l'arrembaggio degli scaligeri che, in almeno due occasioni, vanno vicinissimo al al pareggio.

FOTO TERNANA CALCIO

 

genoa

di Marco Tripodi

Vola il Genoa, cade la Sampdoria, impatta lo Spezia. Il fine settimana del calcio regala tre risultati differenti alle altrettante squadre liguri impegnate nei principali campionati nazionali.

In Serie A torna a sorridere il Genoa che dopo un mese di astinenza ritrova l'appuntamento con la vittoria. Ai rossoblù basta una rete del solito Gudmundsson alla mezzora del primo tempo per regolare la Salernitana e allontanarsi dalla zona calda della classifica. Nell'anticipo del venerdì sera i ragazzi di Gilardino mettono subito alle corse i campani, disputando una prima frazione di gara altamente propositiva. Oltre al gol dell'attaccante islandese, il Genoa sfiora più volte il raddoppio, colpendo anche due pali con Badelj e Retegui. Dopo l'intervallo, tuttavia, il Grifone cambia volto, lasciando il pallino del gioco in mano agli ospiti. Soltanto nel finale, tuttavia, la formazione allenata da Pippo Inzaghi va vicina al pareggio, con il colpo di testa di capitan Mazzocchi che si stampa sulla traversa.

Muove la classifica anche lo Spezia che, nell'11° turno di B, incassa il terzo pareggio consecutivo, il quarto nelle ultime cinque gare. A dividersi la posta con gli aquilotti questa volta sono i Lupi del Cosenza, fermati sullo 0-0 al Picco. Tornati nella propria tana dopo alcune gare disputate in campo neutro, causa inagibilità dell'impianto di via dei Pioppi, i bianchi non riescono a sfondare il muro calabrese, confermando la propria difficoltà a trovare la via del gol. 

Grazie al pari conquistato con il Cosenza, gli spezzini salgono a quota otto punti, staccando in classifica i corregionali della Sampdoria, che peraltro hanno disputato finora anche una gara in più. I blucerchiati cadono infatti a Bolzano, facendosi rimontare nel finale dal Sudtirol. Avanti di una rete, quella siglata da Facundo Gonzalez in apertura di ripresa, a meno di un quarto d'ora dal 90', la Samp crolla fragorosamente a un passo dal traguardo. La riscossa degli altoatesini parte al 77' con il pari firmato da Odogwu ma è in pieno recupero che si concretizza. Al 93' l'arbitro concede un rigore confermato dopo una lunga analisi dal Var e trasformato da Casiraghi; al 99' il Sudtirol chiude i conti in contropiede con Pecorini che trafigge per la terza volta Stanokovic. A completare la pessima giornata blucerchiata l'espulsione di mister Pirlo, cacciato a fine gara dal signor Pezzutto per proteste.