di Marco Tripodi
Finisce con un pareggio virtuale il doppio confronto incrociato del 25° turno di Serie A tra Genova e Milano.
Al 2-0 rifilato sabato sera a Marassi dal Genoa all'Inter, ha fatto da contraltare 24 ore più tardi l'1-0 con cui il Milan ha superato a San Siro la Sampdoria.
Ad aprire le danze, come detto, era stato sabato un ottimo Genoa, capace di raccogliere la terza vittoria consecutiva e al contempo di accentuare la crisi nerazzurra grazie ad un gol per tempo e anche ad po' di fortuna. Ci vuole infatti un comico autogol interista, confezionato dagli ex blucerchiati Skriniar e Ranocchia all'ultimo minuto del primo tempo, per bloccare una gara che fin lì aveva offerto pochi spunti degni di nota. Tra questi una conclusione dal limite di Candreva, respinta in angolo dai pugni di Perin, e una traversa fortuita colpita dal grande ex di giornata Goran Pandev. Proprio il macedone si rivelerà nella ripresa il giustiziere della squadra di Spalletti, raccogliendo al 59' un tiro sballato di Laxalt per scaraventarlo alle spalle di Handanovic. Il doppio schiaffo non sveglia l'Inter che nonostante una mezz'ora abbondante a sua disposizione per cercare di recuperare non riesce praticamente mai a portare pericoli alla porta rossoblù, uscendo inevitabilmente sconfitta dal Ferraris genoano per il quinto anno consecutivo.
Decisamente più spettacolare il posticipo della domenica tra Milan e Sampdoria, dove rossoneri vincendo raggiungono in classifica proprio i rivali di giornata. Partono forte i padroni di casa che dopo soli 7' avrebbero già l'occasione per passare in vantaggio con un rigore causato da un fallo di mano di Murru. Dal dischetto però Rodriguez si fa ipnotizzare da Viviano che neutralizza il suo terzo penalty stagionale. Ma la rete rossonera è soltanto rinviata di cinque minuti: a metterla a segno è Bonaventura, bravo ad infilarsi tra le maglie difensive della retroguardia genovese finalizzando al meglio un'azione corale terminata nel cross di Calabria. Più tardi la protagonista è la Var che prima nega un rigore alla Samp e poi annulla il raddoppio milanista a Bonucci. Nella ripresa il Milan spinge alla ricerca di un raddoppio che sfiora soltanto. Le occasioni migliori capitano a Calhanoglu, fermato dalla traversa, e a Calabria, murato da Viviano. Proprio allo scadere è però la Sampdoria a rischiare la beffa con Caprari che, servito alla perfezione da Quagliarella, mette i brividi a Donnarumma mandando la palla sull'esterno della rete.