di Marco Tripodi

Brutta battuta d'arresto per l'Entella che cede in casa 2-0 al cospetto della Salernitana del neotecnico Stefano Colantuono.

Gara sfortunata per i chiavaresi che costa ad Alfredo Aglietti la prima sconfitta dopo i quattro pareggi e la vittoria collezionati dal suo ritorno sulla panchina biancoceleste. A decidere la sfida un gol per tempo dei campani, oltre a tantissimi errori sotto misura da parte degli attaccanti liguri. Su tutti il rigore fallito da Troiano sul finire del primo tempo. Un'occasione che avrebbe consentito all'Entella di riequilibrare l'incontro prima del riposo e che invece ne frustra le velleità di rimonta. Questa volta però la tradizionale freddezza del capitano chiavarese, che finora aveva realizzato tutti e quattro i rigori calciati in questa stagione, si è sciolta di fronte alla concentrazione del portiere ospite Adamonis, abile ad intuire l'angolo giusto vanificando la massima punizione conquistata qualche secondo prima da Diaw.

La Salernitana, che nel frattempo conduceva già grazie alla rete messa a segno alla mezz'ora dal giovane belga Kiyine, tirava così un sospiro di sollievo e nella ripresa dopo aver rischiato il pareggio da parte dello stesso Diaw, il cui colpo di testa veniva allontanato sulla linea di porta dal salvataggio provvidenziale di Vitale, metteva a segno il colpo del KO con Rossi che approfittava di un intervento a vuoto di Iacobucci per depositare la palla in fondo alla rete ormai sguarnita

Nel finale l'Entella provava comunque generosamente a risalire la china, ma neppure l'espulsione del salernitano Minala consentiva ai biancocelesti di ricucire il doppio strappo ed evitare ad Aglietti la prima amarezza stagionale.

*nella foto il tecnico della Salernitana Stefano Colantuono

di Marco Tripodi

Arriva ancora un pareggio per l'Entella targata Alfredo Aglietti. Reduce dalla bella vittoria interna di sei giorni fa contro la capolista Bari, la squadra ligure esce dal campo per la quarta volta nelle cinque gare dirette dall'allenatore toscano con un punto in tasca.

Ad impattare con i diavoli neri questa volta è il fanalino di coda Ascoli, proprio la formazione allenata nella passata stagione da Aglietti.

Al Del Duca finisce 1-1, con i marchigiani subito avanti dopo appena 3 minuti di gioco grazie alla scaltrezza di Clemenza che approfitta di un'indecisione di capitan Troiano per battere Iacobucci, e l'Entella che riacciuffa il pareggio soltanto al novantesimo con una punizione di Aramu. Si salvano nel finale dunque i chiavaresi, anche grazie alla complicità del portiere locale Lanni non certo irreprensibile nel tentativo di respingere il tiro vincente del centrocampista tigullino.

Il pareggio strappato all'ultimo respiro è comunque più che meritato per la formazione ospite costretta ad inseguire praticamente per tutta la gara e più volte vicina al pareggio soprattutto nel primo tempo. In particolare le recriminazioni entelliane sono tutte nella traversa colpita da Crimi al 13'. Un episodio sfortunato che con un pizzico di buona sorte in più avrebbe consentito ai biancocelesti di modificare con ampio anticipo l'esito più un incontro ampiamente alla propria portata.

La rete di Aramu giunta in piena zona Cesarini fa comprensibilmente recriminare gli ascolani ma rappresenta anche il giusto indennizzo agli sforzi compiuti in precedenza dai ragazzi di Aglietti.

di Marco Tripodi

Per la quarta volta consecutiva, la quinta nelle ultime sei gare, la Virtus Entella esce dal campo dividendosi la posta in palio con gli avversari.

Nello scontro in Piemonte con la diretta concorrente in classifica, nonché storica rivale Pro Vercelli, i biancocelesti di Aglietti prima si portano in vantaggio, poi non chiudono la gara e infine si fanno rimontare nella ripresa. L'1-1 finale è comunque lo specchio più fedele di quanto messo in campo da due squadre capaci di imporsi sull'avversario per un tempo ciascuno.

I primi 45 minuti sono di netta marca ligure ed infatti, non a caso, si chiudono con il vantaggio ospite firmato di testa da La Mantia al 21' su pregevole assist di De Luca.

Una volta sbloccato l'incontro l'Entella gioca con maggiore scioltezza e, dopo aver rischiato grosso su una conclusione sotto misura di Morra, sfiora il raddoppio prima del riposo con una gran botta dal limite di Crimi che sibila fuori di un soffio.

Scampato il pericolo al ritorno in campo si vede un'altra Pro Vercelli. I piemontesi cominciano a premere sull'acceleratore ed al 66' trovano il meritato pareggio con un incornata di Bifulco su assist di Mammarella. Nel finale chi si aspetta aspetta l'assalto dei bianchi di casa rimane deluso. A parte un paio di occasioni, neanche troppo nitide da una parte e dall'altra, le due squadre decidono che è giunto il momento di non farsi reciprocamente più male e di accontentarsi di rinforzare lievemente la propria classifica con un piccolo mattoncino.

*nella foto Brivio

di Marco Tripodi

Dopo quasi due mesi di digiuno l'Entella torna a sorridere e la fa in maniera sorprendente e meritata. Nel posticipo del sedicesimo turno di Serie B, i chiavaresi superano al Comunale la capolista Bari con un netto 3-1.

Un successo che toglie, almeno momentaneamente, i liguri dalla parte caldissima della classifica, adagiandoli in quella vasta terra di nessuno nella quale tutti possono cullare sogni di gloria, pur rimanendo al contempo ad un passo dal baratro della zona retrocessione.

La vittoria dei diavoli neri sui galletti è l'ennesima dimostrazione dell'estremo equilibrio che quest'anno più che mai caratterizza il torneo cadetto. Giunti in Liguria con l'idea di prendere il largo in vetta alla classifica, i pugliesi vengono sopraffatti dal rampante dinamismo dell'Entella. Per la prima volta dal suo ritorno in riva alTigullio, Aglietti abbandona il 4-3-1-2 che ha caratterizzato fin qui la stagione dei levantini, per passare ad un più aggressivo 4-3-3. Potrebbe sembrare un atto di tracotanza quello del tecnico toscano ma i fatti dimostrano che non è così.

I biancocelesti partono subito forte, trovando il vantaggio a poco più di un quarto d'ora dal fischio d'inizio e dopo aver più volte sfiorato la via della rete. A spedire la palla in fondo al sacco è La Mantia di testa, ma il merito è tutto nell'azione travolgente dell'ex di giornata De Luca che dopo aver seminato gran parte della difesa barese pennella al centro dell'area piccola una sfera che il compagno deve solo spingere in rete.
L'auspicabile reazione del Bari tarda ad arrivare e così, prima del riposo, i chiavaresi raddoppiano il proprio bottino grazie ad un rigore procurato dal neo-entrato Diaw e trasformato da capitan Troiano.

Nella ripresa gli ospiti provano a riaprire la gara  con Galano, lesto a raccogliere una palla vagante nel cuore dell'area ligure e a battere Iacobucci. L'illusione pugliese dura però appena 5 minuti. Al 69' la zanzara De Luca, servita in profondità da Brivio, punge ancora la retroguardia biancorossa, infilandola per la terza volta.

Ristabilito il doppio vantaggio l'Entella potrebbe addirittura dilagare nel finale di gara, quando i suoi attaccanti sprecano almeno un paio di ottime occasioni per arrotondare il punteggio. L'espulsione del portiere ospite Micai all'84' ha però lo strano effetto di spegnere gli ardori dei chiavaresi che evidentemente non se la sentono di infierire su un avversario in palese difficoltà.

Dopo tre pareggi consecutivi, Aglietti trova quindi la  prima vittoria della sua seconda esperienza sulla panchina dell'Entella.

di Marco Tripodi

Terzo pareggio consecutivo, il secondo a reti inviolate, per l'Entella che al Comunale blocca sullo 0 a 0 il lanciatissimo Venezia di Pippo Inzaghi.

La seconda gara dell'Aglietti-bis sulla panchina chiavarese termina esattamente con lo stesso risultato della prima. Proprio come era avvenuto domenica scorsa al Partenio di Avellino, anche contro i lagunari i biancocelesti liguri escono dal campo con zero gol all'attivo ma con un buon punto in saccoccia.

Contro una squadra tra le più in forma del momento, tuttavia non mancano i rimpianti per i tigullini. Pur senza strafare la prestazione dell'Entella è stata infatti sicuramente superiore a quella degli avversari ed anche le palle reti costruite da Troiano e compagni sono state maggiori rispetto a quelle create dal Venezia. Di fronte alla miglior difesa del torneo, però, e soprattutto al cospetto di un portiere ospite (il giovane Audero, scuola Juventus) in giornata di grazia, gli attaccanti biancocelesti nonostante diversi tentativi non sono mai riusciti a trovare il varco giusto, vanificando e rendendo di fatto sterile una netta superiorità territoriale.

Se sulla carta il pareggio può comunque stare bene alla squadra chiavarese, che ha mostrato notevoli passi avanti nella manovra e nella personalità rispetto alla gestione Castorina, classifica alla mano la settima gara consecutiva senza vittoria non può non far preoccupare mister Aglietti. I progressi mostrati dai suoi ragazzi, a meno di due settimane dal suo ritorno sulla panchina dei diavoli neri, non possono bastare a chi deve inseguire una difficile salvezza. 
Va bene non perdere, ma ora è giunto il momento di cominciare a vincere. E possibilmente sarebbe meglio farlo già da sabato prossimo nell'ardua trasferta di Vercelli contro una squadra diretta concorrente oltre che grande rivale di questi ultimi anni.