Storia della F1 – supermotori: DFV Cosworth

di Piero Giuseppe Goletto

Se esiste un supermotore nella F1, questo è il Double Four Valves Ford Cosworth, che venne impiegato nella massima serie dal 1967 fino al 1983 dove vinse 14 GP, 12 campionati piloti e 10 campionati costruttori e nel mondiale Sport Prototipi per oltre 20 anni.

L’idea di rivolgersi alla Ford per costruire un motore fu di Colin Chapman che necessitava di un motore nuovo per la stagione 1966, non potendo più disporre del motore BRM. Il nuovo motore disegnato dagli ingegneri Mike Costin e Keith Duckworth viene progettato a partire dal motore F2 Ford FVA, il cui disegno contemplava una nuova testata e un nuovo pistone. Il progetto dell’FVA era abbastanza convenzionale e contemplava 4 cilindri in linea con cilindrata 1.600 cc, alesaggio 85 mm, corsa 65 mm, rapporto di compressione 11:1, 4 valvole per cilindro.

Il fatto che il DFA erogasse 200 CV spinse Keith Duckworth a progettare il motore di Formula 1 già dall’inizio come un motore a 8 cilindri, ritenendo che questo frazionamento offrisse una maggiore efficienza meccanica rispetto ai V12 Ferrari e V16 che nello stesso periodo si stavano costruendo.Il nuovo motore erogava oltre 400 cavalli di potenza a 9000 giri minuto con una coppia di 35 kgm a 6500 giri.Arriverà a erogare 550 cavalli.

I suoi esordi non furono facili. All’inizio infatti gli ingranaggi in acciaio della distribuzione risentivano delle vibrazioni dell’albero motore, sicché questi ingranaggi vennero sostituiti con altri in teflon.

Una importante particolarità è che il progetto del Ford Cosworth DFV ha tra gli obiettivi non solo la “potenza pura” ma il peso e gli ingombri; il motore è visto veramente per la prima volta come elemento portante integrato nel telaio. Infatti, il motore viene collocato in posizione centrale. Il motore è reso compatto trasferendo all’esterno del blocco le pompe dell’olio e le pompe del’acqua. Il DFV pesa solo 160 kg.

Veniva fissato alla paratia dietro il posto di guida e sostituiva la parte posteriore del telaio; le sospensioni erano fissate direttamente al blocco motore – cambio.

In più di un senso l’ingresso del Cosworth DFV nella Formula 1 permette a molti visionari di competere ai più alti livelli della F1. Il DFV era relativamente poco costoso, era facile da reperire e gestire, e montato su una vettura ben progettata anche di lottare per il titolo. Questo diventa la fortuna per assemblatori come Lotus, Tyrrell, March, Brabham, Williams, McLaren e altre. 

Jackie Stewart ebbe a dichiarare: “Non avete mica l’idea di che rivelazione che fu questo motore” (Stewart ha vinto 3 titoli mondiali della F1 con questa motorizzazione) “sembrava una cosa venuta da un altro pianeta; e, anche una spina nel fianco di Enzo Ferrari”

L’ultima vittoria di un motore otto cilindri Cosworth avviene al GP degli Stati Uniti del 1983. Sul primo gradino del podio sale un giovanissimo Michele Alboreto su Tyrrell Ford Cosworth; sarà l’ultima vittoria di un motore aspirato nell’era dei turbo. Anni dopo con l’evoluzione Ford Zetec di 3,5 litri il motore conquisterà il titolo piloti 1994 con Michael Schumacher e il titolo costruttori con la Benetton.

Il motore Cosworth venne sviluppato anche per le gare di durata, vincendo due 24 Ore di Le Mans con il motore DFL derivato da quello usato in F1. La Mirage Ford dfi Ickx-Bell vince nel 1975; nel 1991 la Jaguar XJR14 progettata da Ross Brawn vince il campionato.

Il motore Cosworth vince 151 volte in Formula Cart in una versione sovralimentata capace di 850 CV.