di Piero Giuseppe Goletto
All’inizio degli anni Settanta Mauro Forghieri, Direttore Tecnico della Squadra Corse Ferrari, partendo da uno studio per un motore aeronautico che era stato commissionato alla Ferrari stessa, progetta un motore V12 di 180° che erroneamente viene chiamato Boxer.
Superato un problema di lubrificazione che obbliga a ristudiare il ricircolo dell’olio questo nuovo motore eroga 470 CV a 11.600 giri.
Le diverse versioni di questo motore, saranno utilizzate dal 1970 al 1980, e saranno denominate Tipo 001/1 fino alla Tipo 015, quest’ultimo soppiantato dalla tecnologia a turbocompressore portato in F1 dalla Renault.
Il passo decisivo si compie in occasione del Mondiale 1975, piloti Lauda e Regazzoni. La nuova vettura era la 312T2 e sarebbe stata caratterizzata da un bel cambio trasversale. l propulsore restava il 12 cilindri piatto ora diventato “Tipo 015”, la cui erogazione era stata sin allora brutale e raggiungeva i 500 CV a 12.000 giri.
L’Ing. Forghieri apportò una serie di migliorie al motore per renderlo più “morbido”, e introdusse un cambio trasversale, in modo da spostare il peso verso il baricentro della vettura. Nel blocco del cambio erano integrati il differenziale autobloccante e una frizione a secco.
La Ferrari 312 T2 era anche caratterizzata da un approfondito studio dell’aerodinamica che aveva portato a riposizionare i radiatori dell’olio, e indotto a un disegno basato su una più accentuata forma a freccia. Il muso era stretto ed affilato.
Ne risultava una vettura agile e facilmente guidabile, che portò il titolo a Maranello nel 1975 e nel 1977 con Lauda sulla 312 T2. Proprio il campione austriaco dichiarò “Si guidava come una bicicletta, era una vettura molto sensibile alle regolazioni e per questo avevo dedicato molto del mio tempo invernale allo sviluppo della 312 T perché sapevo che avremmo vinto molto”.
Una successiva evoluzione della 312 T2 fu la 312 T3 il cui telaio fu riprogettato perché la Ferrari aveva cambiato fornitore degli pneumatici; fu utilizzata nella stagione 1978 da Carlos Reutemann e da un giovane canadese di nome Gilles Villeneuve. Nell’anno successivo, con la 312 T4, la Ferrari centrerà di nuovo il titolo mondiale con Jody Sheckter.
