Giusto sospendere il Gran Premio d'Australia, sbagliato il metodo

di Piero Giuseppe Goletto

Non si doveva partire per l’Australia. Questa volta la situazione è completamente diversa da quella che si verificò dopo 11/9 oppure dopo  l’eruzione del noto vulcano islandese oppure per via degli altrettanto celebri tifoni giapponesi.

Era corretto cancellare dal calendario in tempo utile  e per forza maggiore (rischio sanitario) il GP d’Australia, dopo che per le stesse ragioni è stato cancellato il GP di Cina.

Possiamo concedere che si sia sperato di avere la situazione sotto controllo e ugualmente concediamo che organizzare un GP di F1 su un circuito cittadino quale Melbourne richiede uno sforzo organizzativo imponente perché le strade vengono chiuse in anticipo e riconfigurate in tracciato.

Ma diciamolo chiaro: in NESSUN MODO si può mettere a rischio la salute rappresentanti di team, piloti, addetti ai lavori, giornalisti, volontari, insomma tutti coloro che hanno a che fare con l’organizzazione e la disputa di un Gran Premio.

La situazione è precipitata ed annullare la gara è diventato indispensabile dopo che un tecnico McLaren è risultato positivo al Covid-19 e si sono dovuti sottoporre a quarantena 14 meccanici McLaren e 4 meccanici Haas, pertanto McLaren non poteva partecipare alla gara. Né sarà possibile per il team inglese partecipare in Bahrein e in Vietnam. C’è da tenere conto che se si diffondesse il contagio tra i meccanici di F1 si potrebbe arrivare a chiudere le fabbriche.

Venerdì mattina (ora di Melbourne) risulta che Raikkonen e i piloti Ferrari siano andati via, e che vi siano state minacce di azioni legali in base alla legislazione australiana, competente per territorio.

Una volta accertato il caso McLaren l’unica soluzione doveva essere stoppare tutto, come ha fatto la Formula E, dove è stata presa subito la decisione più logica.

Leggiamo: “Questo è il momento di prendere decisioni responsabili ed è il motivo per cui abbiamo scelto di sospendere temporaneamente questa stagione, introducendo misure per ‘congelare’ le gare in programma nei prossimi due mesi”, ha detto il fondatore e presidente della Formula E, Alejandro Agag. “Il motorsport svolge un ruolo fondamentale nelle nostre vite ed è importante, ma ad essere più importante è la salute e la sicurezza del nostro staff, dei fans e dei loro familiari, così come di coloro che risiedono nelle città in cui corriamo. La Formula E tornerà nel pieno delle forze quando la crisi sanitaria e la diffusione del Covid-19 si saranno fermate”. Questa sospensione implica che non si gareggerà a marzo e aprile, difficilmente si correrà a maggio, pertanto la prima gara utile è l’Eprix di Berlino del 21 Giugno.

AGGIORNAMENTO: La F1 segue la stessa strada e rinvia tutti gran premi del Bahrain e del Vietnam. Il comunicato ufficiale annota che la F1 e la FIA si aspettano che la stagione inizi in Europa alla fine di Maggio se i problemi derivanti dall’epidemia di Covid19 saranno risolti.