di Piero Giuseppe Goletto
“Cari appassionati,
desideriamo proporvi alcune riflessioni e il nostro punto di vista riguardo a ciò che è accaduto la scorsa settimana e alla pandemia di coronavirus.
In primo luogo, e prima di ogni altra cosa, la nostra priorità è la salute e la sicurezza dei fan, dei piloti, dei team e di tutti quelli che sono coinvolti nella F1 così come della società nel suo insieme.
Ci scusiamo per l’annullamento della gara in Australia e per il rinvio delle altre gare. Queste decisioni sono state prese dalla F1, dalla FIA e da tutte le altre parti interessate in circostanze che mutavano molto rapidamente ma crediamo siano state le scelte necessarie e corrette. Un pensiero va a coloro che sono affetti da questa nuova malattia, comprese alcune persone che fanno parte della famiglia della F1.
Siamo coscienti che tutti vogliono sapere cosa avverrà nella F1 nel corso del 2020. Non siamo in grado di fornire risposte certe dato che la situazione è molto fluida. Desideriamo però avviare il campionato non appena sarà sicuro farlo. Siamo in contatto quotidianamente con esperti per decidere come procedere nei prossimi mesi.
Vi terremo informati e forniremo i dettagli del caso su Formula1.com.
Siamo grati del vostro supporto e della vostra comprensione e vi auguriamo il meglio.”
La lettera è firmata da Chase Carey, CEO della Formula 1.
A proposito del calendario, motorsport.com riporta che una delle ipotesi sul tappeto è di anticipare il canonico mese di interruzione delle gare ad Aprile anziché mantenerlo ad Agosto. D’altro canto è impossibile fare previsioni sulla data di inizio del Campionato del Mondo di F1.
Partendo dal presupposto che i Gran Premi di Bahrain, Vietnam e Cina sono stati rinviati sine die, e che non sia possibile correre a Zandvoort, il successivo Gran Premio sulla lista è quello di Monte Carlo, ma qui la situazione è monitorata con grande attenzione visto il deteriorarsi del quadro sanitario francese. Il successivo Gran Premio è quello di Baku, previsto per il 7 Giugno. In territorio azero vi sono però attualmente 11 casi di coronavirus.
Un’ipotesi allo studio è quella di condensare i weekend di gara nelle giornate di sabato e domenica e cadenzare le gare da una settimana all’altra in determinati periodi. Se questo sia fattibile, nella situazione attuale, non è però dato sapere.