In Ferrari arriva Sainz

di Piero Giuseppe Goletto

Forse la Formula Uno degli anni Venti del terzo millennio è affare per giovani già maturi.

Diciamo questo perché la scelta della Ferrari è caduta su Carlos Sainz.

La Ferrari stava preparando questa mossa perché le trattative erano in corso già nell’inverno e la scelta è stata anticipata dal fermo della stagione, e, come abbiamo scritto, è coraggiosissima e potrebbe rivelarsi molto intelligente.

L’aspetto curioso è che nuovamente Carlos Sainz Jr. deve ringraziare Vettel; quando il pilota tedesco  se ne andò da Red Bull si mise in moto il meccanismo che portò Sainz in F1, e ora andandosene Seb dalla Ferrari Carlos prende il suo posto.

Chi è Carlos Sainz jr? Figlio di cotanto padre, quel Carlos Sainz che ha vinto due titoli mondiali rally e tre Parigi – Dakar e che è capace di riempire di tifosi spagnoli la vetta del Col del Turini (esperienza vissuta da chi scrive),  il nuovo pilota Ferrari nasce a Madrid il 1° settembre 1994.

Dopo l’esperienza nei kart esordisce in Formula BMW come pilota del Red Bull Junior team. Passa successivamente alla Formula Renault e poi alla Formula 3, arrivando a vincere il titolo della F. Renault nel 2014.

Esordisce in Formula 1 nel 2013 in una sessione di test a Silverstone dove guida sia la vettura della Toro Rosso sia quella della Red Bull per la quale effettua dei test nel 2014.

Viene ingaggiato  stabilmente dalla Toro Rosso nella stagione 2015, chiudendo la stagione in 15° posizione anche a causa dei molti ritiri; migliori gli anni successivi dove si registra anche il passaggio nel 2018 alla Renault, dimostrandosi pilota costante e capace di andare a punti su tutti i circuiti.

Nel 2019 Carlos Sainz Jr. passa in McLaren in sostituzione di Fernando Alonso, centrando il primo podio della carriera.

A proposito di Carlos Sainz Jr. è interessante una riflessione che Keith Collantine ha pubblicato su Racefans. Secondo il commentatore inglese, Red Bull potrebbe avere sottovalutato il ragazzo spagnolo, arrivando a non richiamarlo nel 2018 quando Red Bull stessa aveva la necessità di trovare un pilota da affiancare a Verstappen e preferì allo spagnolo Pierre Gasly, che poi venne rimandato alla Toro Rosso da cui proveniva. Se ne deduce che la Ferrari – come già con Leclerc - potrebbe avere avuto  la vista molto lunga.

Carlos Sainz Jr. è un pilota metodico, molto abile nel preparare la vettura, bravissimo in partenza.

Viene così a formarsi la Ferrari dell’era Binotto, che è ora capo assoluto: direttore tecnico, team principal, capo dei piloti. C’è un 2020 di transizione – con un calendario che va consolidandosi e che sarà compresso al massimo e sarà utile anzitutto per preparare il 2021, con due piloti di sicuro avvenire.

Adesso serve che la SF1000 si riveli affidabile e offra prestazioni di alto livello. Vettel, che corre per la Ferrari nel 2020, merita di lasciare il team italiano da campione.