Muore Max Mosley uno dei padri della F1 moderna

di Alessandro Claudio Giordano

È morto Max Mosley,  lo storico presidente della Federazione automobilistica internazionale dal 1993 al 2009. Aveva 81 anni. Mosley è stato uno dei grandi protagonisti della storia della Formula 1, a cominciare dagli anni Settanta, fino al culmine della sua carriera.

Fu il  personaggio chiave nella "guerra" che opponeva due schieramenti: le squadre d'Oltremanica da un lato, ii legalisti come Ferrari, Renault ed Alfa Romeo. Mosley  nel 1993, prese poi il posto  nel Jean-Marie Balestre al vertice della Federazione Internazionale dell'Automobile per poi, travolto nel 2008 da uno scandalo sessuale, lasciare tutto.

Mosley e Ecclestone

 Mosley è stato considerato tra i dirigenti più importanti del motorsport per la sua capacità di far crescere, anche grazie alla collaborazione con Bernie Ecclestone, la Formula 1 moderna soprattutto dal punto di vista della sicurezza. «Per me è come perdere un membro della famiglia, un fratello. Ha fatto una sacco di buone cose. Non solo per il motorsport, ma anche per l'industria dell'auto». Lo ha dichiarato alla Bbc proprio l'ex patron della F1, Bernie Ecclestone a proposito dell'ex numero 1 della F1. «Era molto bravo ad assicurarsi che venissero costruite auto sicure».

Mosley è stato co-fondatore del team March. Dopo essersi formato come giurista, guidando anche in Formula e partecipando anche a quella nefasta gara di Hockenheim del 1968 nella quale perse la vita il leggendario Jim Clark. Fu tra i principali artefici della promozione dei test Euro Ncap, fondamentali per garantire la sicurezza delle auto sul mercato soprattutto dopo la morte di Ayrton Senna. Un personaggio certamente controverso ma come già ricordato centrale per la F1 d’oggi.