Benvenuti a Tokyo

di Piero Giuseppe Goletto

Le Olimpiadi di Tokyo 2020, che si sono inaugurate oggi, passeranno alla storia come le più tormentate svoltesi in tempo di pace. Segnate dalla pandemia COVID – 19, il loro inaugurarsi appare da un lato come celebrazione dello spirito umano (come sempre) e dall’altro come una sorta di esorcismo.

Non c’è il pubblico, e questo è conseguenza diretta della pandemia; la cerimonia di apertura – che ha offerto a parere di chi scrive momenti fortemente emozionanti, proprio perché legati al simbolismo olimpico e perché ben accordati con lo stato d’animo del mondo.

Cerimonia, questa, che ha dato grande spazio agli elementi della tradizione nipponica.

Da sottolineare l’omaggio alle vittime della pandemia e il momento dell’ingresso della bandiera giapponese e della bandiera olimpica. Nonché l’accensione del tripode olimpico, che ricorda un fiore di ciliegio. Brividi veri.

“Faster, Higher, Stronger, together”  -  “più veloce, più in alto, più forte, insieme” - il motto di questi giochi vuole riflettere l’idea che questi Giochi – come dichiarato dal Presidente del CIO – siano anzitutto un atto di fiducia nel futuro e di unità per tutta la popolazione umana, unità da raggiungere attraverso lo sport.

I Giochi non servono solo a questo. Ci sono obiettivi più concreti – non solo legati alla competizione in sé. I Giochi sono forse l’unica occasione in cui sport cosiddetti “minori” trovano riconoscimento e visibilità e in questo modo consentono alle varie Federazioni sportive e Associazioni sportive di trovare nuove adesioni, senza contare che le Olimpiadi finanziano direttamente o indirettamente tali sport.

Può essere utile ricordare che il CONI da un lato prepara alla competizione olimpica e di livello internazionale e dall’altro riconosce e vigila sui soggetti che possono promuovere e organizzare attività sportive, sia a livello professionistico che di base.

Torniamo alle Olimpiadi. Si gareggia su 50 discipline, relative a 33 sport, in 339 eventi. Nuove discipine che si affacciano al massimo torneo sportivo mondiale sono arrampicata, karate, baseball/softball, skateboard e surf. Ci sono 207 nazioni in gara, per più di diecimila atleti. Gli atleti italiani sono 384 in 36 discipline differenti. Hanno l’obiettivo di fare bottino di almeno 28 medaglie.