Stop alle Eurocoppe. E Rudic lascia Recco

i Marco Tripodi

Le coppe europee di pallanuoto per la stagione 2019-2020 non verranno assegnate. A stabilirlo è stata ieri la LEN che ufficializzando una decisione che era nell'aria da tempo ha deciso di procedere con l'annullamento delle quattro competizioni per club da lei organizzate.


Dopo lo stop imposto ad inizio marzo dall'emergenza coronavirus, Champions League, Euro Cup, Euro League e Len Trophy quindi non riprenderanno e non conosceranno alcun vincitore. A spingere la federazione continentale a prendere questa sofferta decisione hanno contribuito in maniera determinante le "restrizioni di viaggio e le limitate opportunità per gli allenamenti" che le squadre avrebbero dovuto affrontare nelle prossime settimane.



Una misura che di fatto priva molti club italiani dalla possibilità di essere protagonisti di un importante finale di stagione. A livello maschile svanisce l'occasione di vedere in Euro Cup una probabilissima finale tutta tricolore tra l'Ortigia, già qualificata per l'atto conclusivo, e il Brescia, ormai ad un passo dal traguardo dopo la vittoria nella semifinale d'andata con l'Eger. Tra le ragazze recrimina l'Orizzonte Catania, in piena corsa verso le Final Four di Euro Lega. E poi c'è la Pro Recco. Per il quinto anno consecutivo il sodalizio ligure dovrà rinunciare a mettere le mani sul trofeo più prestigioso, quella Champions League che i biancocelesti non riescono a far propria ormai dal 2015. Ma il rammarico peggiore per i rivieraschi deriva soprattutto dalla mancata possibilità di ospitare per la prima volta nella storia le finali della massima competizione continentale a casa loro, nella storica vasca di Punta Sant'Anna. I lavori per allestire il vetusto impianto del Golfo Paradiso in vista delle Final Eight di inizio giugno erano già partiti ma il proliferare del Covid-19 ha avuto tra le molte conseguenze anche quello di rendere inutili gli sforzi organizzativi messi in piedi dalla società del presidente Felugo e dell'amministrazione comunale recchelina.



La soppressione della campagna europea ha avuto però un'altra ripercussione sulla formazione che da 14 stagioni domina l'Italia. Da ieri Ratko Rudic ha infatti fatto ritorno nella sua Zagabria, ponendo di fatto fine alla propria avventura in riva al Mar Ligure. Il contratto biennale stipulato nell'estate 2018 dall'allenatore più vincente di sempre è scaduto e le parti, evidentemente, non sembrano aver alcuna intenzione di rinnovarlo. Rudic, ormai 72enne, dopo aver vinto tutto ciò che era possibile conquistare a bordo vasca rinuncia di fatto a far suo l'unico trofeo che finora gli era sfuggito: la Champions League, appunto. Con l'addio del coach tre volte campione olimpico alla guida di altrettante nazionali, tra cui quella italiana nel 1992, scatta ora il toto-nome sul suo possibile successore in biancoceleste.

Tra i profili accostati nelle scorse ore emergono quelli del napoletano Carlo Silipo, del grande ex Alberto Angelini e dello spagnolo Gabriel Hernandez.