Il fatto del giorno. Una bandiera rossa ferma la gara a meno di due ore dalla fine dopo un incidente che poteva avere conseguenze drammatiche tra una Hypercar Cadillac e una GT BMW, e i tempi necessari per ripristinare la pista portano allo scadere delle 6 ore di corsa. La direzione gara decide di recuperare un’ora e 44 minuti.
La gara parte dopo che la Ferrari n. 50 di Antonio Fuoco, che aveva conquistato la pole position, viene squalificata perché trovata sottopeso e conseguentemente parte ultima.
Vanno al comando le Porsche mentre la Ferrari n. 50 con al volante Antonio Giovinazzi riesce in una clamorosa rimonta pervenendo dapprima al 10° e poi al 2° posto. La Cadillac sceglie una strategia che la penalizza facendole perdere molte posizioni in classifica.
Una prima safety car esce per l’incidente tra la vettura n° 38 dell’Herz Team Jota e la BMW dell’equipaggio di Valentino Rossi. Alla ripartenza – che avviene dopo 40 minuti – Michael Christensen va a muro, senza conseguenze, con la Porsche n. 5 al Blanchimont (Spa è un circuito dove non ci sono curve facili, va detto). Se ne avvantaggia la Ferrari.
Alla quarta ora di gara le due Ferrari ufficiali sono al comando. Antonio Fuoco, partito in ultima posizione, è saldamente secondo. Una incredibile doppietta Ferrari potrebbe essere a portata di mano?
La Cadillac rimonta fino al quarto posto ma si incidenta con una BMW durante un doppiaggio sul rettilineo del Kemmel – questo è un tratto lungo circa 1 km che si affronta a manetta. I piloti sono illesi ma la Cadillac ha la peggio.
La direzione gara dà bandiera rossa e dapprima ci si attende che la gara sia interrotta dopo poco più di 4 ore. La direzione gara tuttavia decide di recuperare il tempo speso per il ripristino del tracciato, scelta che premia le vetture che avevano fatto rifornimento prima della sospensione. Già, perché nelle gare di durata è normale fare rifornimento anche perché ogni rifornimento non può fornire più energia di quella fissata che per le Hypercar – i prototipi – è poco oltre i 900 Megajoule, e ci si fanno una ventina di giri.
Alla ripartenza le due Ferrari perdono le posizioni di testa e le Porsche n°12 del Team Jota e la Porsche Penske n° 6 occupano le prime due posizioni. La Ferrari arriva al 3° posto con la vettura n°50 e al quarto con la vettura n° 51. La Ferrari “gialla” n° 83, su cui gareggia Robert Kubica, termina in 8° posizione. Le Toyota terminano in 6° e 7° posto. Da segnalare il 15° posto di Isotta Fraschini che riesce per la prima volta dal suo esordio nelle Hypercar ad arrivare in fondo.
Classifica finale classe Hypercar
1) Stevens-Ilott (Porsche 963) – Jota – 141 giri
2) Estre-Lotterer-L.Vanthoor (Porsche 963) – Penske – 12″363
3) Fuoco-Molina-Nielsen (Ferrari 499P) – Ferrari – 1’14″020
4) Pier Guidi-Calado-Giovinazzi (Ferrari 499P) – Ferrari – 1’17″710
5) Jani-Andlauer (Porsche 963) – Proton – 1’26″326
6) Buemi-Hartley-Hirakawa (Toyota GR010) – Toyota – 1’34″955
7) Conway-Kobayashi-de Vries (Toyota GR010) – Toyota – 1’38″331
8) Kubica-Shwartzman-Ye (Ferrari 499P) – AF Corse – 1’49″162
9) Chatin-Gounon-Milesi (Alpine A424) – Alpine – 2’07″089
10) Jensen-Müller (Peugeot 9X8) – Peugeot – 1 giro
Classifica finale classe LMGT3 – prime 5 posizioni
1) Shahin-Schuring-Lietz (Porsche 911 GT3 R) – Manthey – 11 giri
2) Malykhin-Sturm-Bachler (Porsche 911 GT3 R) – Manthey – 11 giri
3) Schiavoni-Cressoni-Perera (Lamborghini Huracan) – Iron Lynx – 11 giri
4) Bovy-Frey-Gatting (Lamborghini Huracan) – Iron Dames – 11 giri
5) Cottingham-Costa-Saucy (McLaren 720S) – United AS – 11 giri
Classifica piloti classe Hypercar
1 Lotterer-Estre-Vanthoor Porsche Penske 74
2 Ilott-Stevens Porsche Hertz Team Jota 52
3 Kobayashi-Conway-De Vries Toyota Gazoo Racing 46
4 Makowiecki-Campbell-Christensen Porsche Penske 40
5 Fuoco-Molina-Nielsen Ferrari AF Corse 40
6 Nato Porsche Hertz Team Jota 27
7 Kubica-Shwartzman-Ye AF Corse (Ferrari) 26
8 Hartley-Hirakawa-Buemi Toyota Gazoo Racing 24
9 Pier Guidi-Giovinazzi-Calado Ferrari AF Corse 18
10 Andlauer-Jani Proton (Porsche) 13
11 Milesi-Chatin Alpine 11
12 Rast-Frijns-Van der Linde BMW M Team WRT 11
13 Habsburg Alpine 10
14 Jensen-Muller Peugeot 9
15 Tincknell Proton (Porsche) 3
16 Vergne Peugeot 2
17 Lynn-Bamber Cadillac Racing 1
Classifica costruttori Hypercar
1 Porsche 83
2 Toyota 60
3 Ferrari 49
4 Alpine 23
5 BMW 21
6 Peugeot 10
7 Lamborghini 3
8 Cadillac 2
Classifica piloti classe LMGT3
1 Malykhin-Sturm-Bachler Porsche Manthey EMA 72
2 Farfus-Gelael-Leung BMW M Team WRT 37
3 Riberas-Mancinelli-James Aston Martin Heart of Racing 37
4 Al Harthy-Martin-Rossi BMW M Team WRT 36
5 Mateu-Bastard-Sorensen Aston Martin D’station 30
6 Schuring-Letz-Shashin Porsche Manthey EMA 25
7 Rigon-Castellacci-Flohr Ferrari Vista AF Corse 23
8 Rovera-Heriau-Mann Ferrari Vista AF Corse 21
9 Gatting-Bovy Lamborghini Iron Dames 19
10 Schiavoni-Perera-Cressoni Lamborghini Iron Lynx 15
11 Frey Lamborghini Iron Lynx 13
12 Saucy-Costa-Cottingham McLaren United Autosport 10
13 Caygill-Sato-Pino McLaren United Autosport 8
14 Eastwood-Andrade-Rompuy Chevrolet TF Sport 7
15 Olsen-Pedersen-Roda Ford Proton Competition 7
16 Juncadella-Koizumi-Baud Chevrolet TF Sport 6
17 Pin Lamborghini Iron Dames 6
18 Barker-Hardwick-Robichon Ford Proton Competition 4
19 Robin Lexus Akkodis 1
20 Schmid-Miyata Lexus Akkodis 1
Classifica costruttori LMGT3
1 Manthey Purexracing 73
2 Team WRT #31 37
3 Heart of Racing 37
4 Team WRT #46 36
5 D’Station Racing 30
6 Manthey EMA 25
7 Vista AF Corse #54 23
8 Vista AF Corse #55 21
9 Iron Dames 19
10 Iron Lynx 15
11 United Autosports #59 10
12 United Autosports #95 8
13 TF Sport #81 7
14 Proton Competition #88 7
15 TF Sport #82 6
16 Proton Competition #77 4
17 Akkodis ASP #78 1
Ed è con queste classifiche che si va a Le Mans a metà Giugno