Proseguiamo nella nostra analisi passando ora a esaminare le squadre che nel gergo di questo sport sono detti di midfield, cioè quelli che possono andare a punti ma difficilmente vincere gare o campionati. Qui troviamo alcune squadre che si stanno riposizionando, in ottica 2026, con obiettivi molto ambiziosi.
E’ il caso di Aston Martin, che sta puntando con decisione su Adrian Newey e ha “acquistato” dalla Ferrari Enrico Cardile, la cui collocazione sarà quale diretto superiore del direttore tecnico dell’Aston Dan Fallows in una struttura ricca di elementi di peso e che vedrà l’inserimento di Andy Cowell, motorista ex-Mercedes.
E’ ugualmente il caso di Haas, che a Silverstone aveva portato aggiornamenti che hanno effettivamente migliorato le prestazioni del veicolo, ed è inquietante (per la Ferrari) il fatto che condivide con la vettura di Maranello diverse parti del telaio e non solo il motore. Haas, che a inizio stagione aveva allontanato Steiner sostituendolo con il team principal giapponese Komatsu, appare molto meglio organizzata in pista (ancora l’execution). I guadagni di prestazione della nuova vettura saranno più chiari dopo il GP d’Ungheria. Sarà interessante seguire, nel 2025, la prima stagione di Oliver Bearman, che ha già disputato un soddisfacente Gran Premio al posto di Sainz quest’anno.
Alpine deve invece uscire dalla crisi in cui è attanagliata e che ha visto il recentissimo ingresso di Flavio Briatore in qualità di consulente. La riorganizzazione ha fatto sì che la direzione tecnica venisse affidata a David Sanchez (giunto all’Alpine dalla McLaren), che si è dato un duplice obiettivo: ridurre il peso della vettura (la Alpine A524 era, a inizio stagione, la più pesante del lotto) e migliorarne in generale la competitività. Nel 2025 resterà Gasly mentre Esteban Ocon potrebbe andare in Haas e c’è intenzione di prendere Sainz.
La Sauber proprio perché destinata nel 2026 a diventare Audi è chiamata a segnare buoni risultati quest’anno perché l’apporto effettivo della Casa degli Anelli sarà fondamentalmente il motore mentre resterà in piedi, pur se rafforzata, la struttura dell’attuale squadra di Hinwill. Così, ci si sta concentrando nello sviluppo della vettura. I risultati della Sauber sono però stati spesso compromessi dai pessimi pit stop che in qualche caso sono costati a Bottas 30 secondi.
La Williams non è abbastanza veloce – e a chi scrive questo spiace – ma è anche chiaro che Logan Sargeant potrebbe non essere più in grado di meritarsi il sediolo. Potrebbe essere l’occasione per un giovane come Colapinto o Antonelli, soluzione transitoria in vista di un futuro che potrebbe vedere l’arrivo di Carlos Sainz in Williams entro un progetto a lungo termine, con Bottas come alternativa.