L'Entella pareggia e retrocede

di Marco Tripodi

Si interrompe dopo quattro anni la favola dell'Entella in Serie B. Lo 0-0 rimediato ad Ascoli nella gara di ritorno del playout di cadetteria costa infatti la retrocessione in Lega Pro alla formazione ligure.

Di fronte per la quarta volta in stagione, bianconeri e biancocelesti terminano ancora una volta in parità la sfida replicando il punteggio già visto sette giorni prima al Comunale. Un risultato che, in virtù del miglior piazzamento in classifica, premia la formazione di Serse Cosmi condannando viceversa quella di Gennaro Volpe ad abbandonare quella categoria della quale è stata protagonista nelle ultime quattro stagioni.

Per salvarsi l'Entella aveva a disposizione un solo risultato: vincere, con qualsiasi punteggio. E invece, dopo un primo tempo guardingo con una clamorosa occasione non sfruttata da Gatto ad un minuto dal riposo, nella ripresa nonostante alcune interessanti opportunità i chiavaresi non sono proprio riusciti a violare la porta di Michael Agazzi,  rassegnandosi ad un inutile pari.

Ma più che nella partita del Del Duca, il rammarico biancoceleste ha radici soprattutto in una stagione nata storta già la scorsa estate e proseguita peggio nei mesi successivi. La cessione di Ciccio Caputo a metà agosto e lo stop forzato imposto dai medici ad Andrea Catellani erano solo i prodromi di un'avventura che non sarebbe stata altrettanto esaltante come quelle vissute negli ultimi due anni. La perdita del tandem offensivo titolare, non sostituito a dovere, è stata poi aggravata da un'incertezza tecnica che ha visto alternarsi sulla panchina chiavarese ben tre allenatori, da Castorina a Volpe passando per Aglietti.

Tutte componenti che unite anche ai molti infortuni occorsi soprattutto nella fase cruciale della stagione e in alcuni ruoli chiave hanno contribuito a questa amara retrocessione, certificata dai due pareggi senza reti nelle sfide decisive.

Il presidente Antonio Gozzi, vero artefice della favola Entella, tuttavia rassicura i tifosi: "Il mio impegno non finisce qui. Anzi, da domani riprenderemo a lavorare per ripartire più forti di prima e tornare là dove vogliamo: in Serie B".