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Con le cinque finali Senior appena concluse, sono ufficialmente terminati a Maiori i Campionati Italiani di Coastal Rowing. Società di mare che si confermano specialiste nel canottaggio costiero, con il CC Saturnia protagonista di giornata grazie alla conquista di ben tre dei cinque titoli italiani in palio.

Il primo giunge nel quattro Coastal Senior femminile grazie a Camilla Andiloro, Beatrice Millo, Federica Molinaro, Bianca Laura Pelloni e timoniere Stefano Gioia, con la medaglia d’argento che finisce al collo della SC Timavo (Stefania Buttignon, Serena Lise, Enrica Locci, Francesca Russi, tim. Kevin Polez) mentre il bronzo è appannaggio del RYC Savoia (Andrea Alfano, Benedetta Lauro, Allegra Sbarra, Giulia Landolfi, tim. Martina Buonocore).  Il bis lo regalano nel quattro Coastal Senior maschile i neocampioni del Mondo Pesi Leggeri del quattro senza Federico Duchich, Lorenzo Tedesco e Piero Sfiligoi, assieme a Stefano Morganti e ancora Stefano Gioia al timone. In questa finale seconda classificata è la SC Elpis (Lorenzo Gaione, Federico Garibaldi, Francesco Garibaldi, Enrico Perino, tim. Alessandra Apone), terzo posto invece per Gavirate (Francesco Emilio Lalicata, Jacopo Bertone, Alexis Binda, Christian Biolcati, tim. Elie Jaumin). La tripletta per il CC Saturnia la servono Gustavo Ferrio e Michele Ghezzo nel doppio Coastal Senior maschile, dove l’argento è per la Ginnastica Triestina (Enrico Secoli, Andrea Starz) e il bronzo è per la SC Nino Bixio (Guido Maria Ciardi, Tommaso Rossi). A Ginnastica Triestina e SC Padova i due restanti titoli in palio, quelli dei singoli Coastal Senior maschile e femminile. Finale thriller tra le donne, dove Eleonora Denich della Ginnastica Triestina primeggia per poco più di due secondi – un’inezia su un percorso di 6200 metri – sulla compagna di squadra Annalisa Cozzarini. Medaglia di bronzo per Elena Maddalo della Moltedo. Tra i maschi invece è Simone Martini ad andare a prendersi il titolo italiano per la SC Padova, con Marco Fabbi della Moltedo e Stefano Donat della Ginnastica Triestina a completare il podio. Archiviata la kermesse tricolore, il movimento remiero italiano Coastal Rowing punta adesso i Mondiali di specialità, in programma la prossima settimana, dal 12 al 15 ottobre, a Thonon (Francia)

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E' stato un successo di squadra quello vissuto nel mondiale assoluto appena concluso a Sarasota, in Florida, dalla Nazionale del D.T. Francesco Cattaneo che ha improntato il suo lavoro sulla scia del quadriennio del dott. La Mura.

Un successo di tutta la compagine che ha consentito all'Italia di vincere 9 medaglie: 3 d'oro (due senza senior, quattro di coppia pesi leggeri femminile, quattro senza pesi leggeri), 3 d'argento (doppio, due senza pesi leggeri e quattro senza senior) e 3 di bronzo (otto, doppio senior, quattro con PR3Mix). L'Italremo conclude così primo nel medagliere assoluto per nazioni davanti a Nuova Zelanda (7 medaglie: 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi) ed Australia (6 medaglie: 3 ori, 2 argenti e 1 bronzo). Ma non basta perché l'Italia, nelle gare di oggi, torna sul podio mondiale dell'ammiraglia con Luca Parlato, Emanuele Liuzzi, Cesare Gabbia, Bruno Rosetti, Paolo Perino, Mario Paonessa, Davide Mumolo, Leonardo Pietra Caprina e Enrico D’Aniello al timone dopo 11 anni di digiuno e lo fa con una squadra che vince e convince al termine di una gara avvincente che ha visto la Germania conquistare l'oro seguita dagli USA per l'argento davanti all'Italia per soli 45 centesimi.  Al bronzo dell'otto va aggiunto lo splendido titolo mondiale vinto da dominatori della specialità per il quattro senza Pesi Leggeri di Federico Duchich, Leone Maria Barbaro, Lorenzo Tedesco e Piero Sfiligoi, già vincitori quest’anno in  Coppa del Mondo. I quattro pielle azzurri scappano in partenza, con Cina e Germania che cercano di tornare sotto ma senza il minimo successo, è una cavalcata quella del quattro senza Pesi Leggeri italiano, che si regala l’oro iridato chiudendo in solitaria sul traguardo su Russia, argento a scapito della Cina che crolla nel finale, e Germania.  Medaglia di bronzo straordinaria per il doppio Senior maschile di Filippo Mondelli e Luca Rambaldi, in lotta per il titolo mondiale fino alla fine. Secondi nei primi mille metri alle spalle della Nuova Zelanda, i due azzurri nel terzo quarto innestano il turbo scavalcando i Kiwi e passando in testa, prima di un finale rocambolesco che vede la Polonia risalire la china prepotentemente fino alla vittoria, con Mondelli e Rambaldi che battagliano punta a punta con i neozelandesi, mettendosi al collo un bronzo dal sapore epico visto che giù dal podio restano equipaggi quotati come Norvegia e Lituania.  Anila Hoxha infine, impegnata nella finale del singolo PR1 femminile, chiude al quarto posto alle spalle di Norvegia, Israele e Germania. Un ottimo risultato considerato che ad impedire all'azzurra, terza a giugno in Coppa del Mondo a Poznan alle spalle delle medesime norvegese e tedesca, di cogliere la medaglia è solo la portacolori israeliana, bronzo olimpico in carica e assente in Coppa del Mondo, mentre il resto del Mondo termina dopo di lei.

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Nella quinta giornata di gare dei Mondiali Assoluti di Sarasota, l’Italremo piazza in finale altre cinque barche (due senza e quattro senza Senior maschile, doppio e quattro di coppia Pesi Leggeri maschile, singolo PR1 femminile), raggiungendo così quota 11 equipaggi nelle gare valevoli per le medaglie.

Tra le barche olimpiche, la prima a non deludere le attese è il quattro senza Senior campione mondiale, europeo e bronzo olimpico in carica. Marco Di Costanzo, Giovanni Abagnale, Matteo Castaldo e Domenico Montrone, opposti tra gli altri alla Gran Bretagna con a bordo l’oro olimpico della specialità a Rio Mohamed Sbihi, primeggiano nell’estenuante braccio di ferro con gli inglesi piazzando l’attacco decisivo nel terzo quarto di gara e andando a vincere la semifinale su Gran Bretagna e Olanda. Secondo tempo assoluto per la barca azzurra, battuto solo dall’Australia prima nell’altra semifinale. 

Vince la semifinale anche il due senza Senior di Matteo Lodo e Giuseppe Vicino. La Nuova Zelanda ha messo in archivio gli imbattibili Bond e Murray ma non perde di competitività, insidiando fino ai 1500 metri la leadership azzurra. In chiusura tuttavia i campioni europei della specialità sprintano per andare a prendersi il successo sui Kiwi, mentre il terzo posto è della Serbia bronzo europeo. Anche per i due medagliati olimpici di Rio il secondo miglior tempo, superati dalla Croazia vincitrice della seconda semifinale. Primo in batteria anche il doppio Pesi Leggeri maschile di Stefano Oppo e Pietro Ruta, che trovano nella Cina l’avversario più tosto, comunque battuto in progressione sul traguardo. Secondo tempo assoluto per l’armo azzurro bronzo europeo in carica, cronometricamente dietro alla Francia campionessa olimpica prima nell’altra semifinale. 

Va in finale, tra le specialità non olimpiche, il quattro di coppia Pesi Leggeri maschile di Matteo Mulas, Catello Amarante, Martino Goretti e Andrea Micheletti, secondo in semifinale dopo un bel testa a testa con la Francia, argento iridato nel 2016. Dai recuperi acciuffa la finale nel singolo PR1 femminile Anila Hoxha, specialità paralimpica, che conquista la prima piazza davanti a Sudafrica, Cina, Ungheria e Messico. Termina in semifinale la competizione iridata di Allegra Francalacci e Valentina Rodini nel doppio Pesi Leggeri femminile e di Clara Guerra nel singolo Pesi Leggeri femminile, con entrambi gli equipaggi che chiudono al quinto posto le rispettive regate. Fuori dalla finale anche il quattro di coppia Senior maschile di Romano Battisti, Andrea Panizza, Giacomo Gentili ed Emanuele Fiume, che termina la semifinale in sesta posizione. Domani sesto giorno di gare, dedicato alla disputa delle ultime semifinali e delle prime finali, con l’Italia a caccia delle medaglie in quattro specialità: due con, due senza e quattro di coppia Pesi Leggeri maschile, quattro di coppia pielle femminile. Gare in diretta su RAI Sport dalle 17.30 alle 19.25.

Nelle immagini (ph mimmo perna): in alto il quattro senza; in calce il due senza, il doppio PL, il quattro di coppia PL, il singolo PR1 femminile.

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Quattro medaglie per l’Italremo a Sarasota nella prima giornata di finali delle specialità olimpiche ai Mondiali Assoluti. Spicca il primo oro nella storia azzurra della specialità per il due senza Senior maschile; medaglia d’argento per doppio Pesi Leggeri e quattro senza Senior maschile, mentre è bronzo il quattro con PR3 misto.

Scrivono la storia nel due senza Giuseppe Vicino e Matteo Lodo, i due bronzi olimpici di Rio 2016 che nella finalissima sono bravi a non lasciarsi scappare Croazia e Nuova Zelanda e a tagliare per primi il traguardo sull’equipaggio croato grazie ad un serrate finale di altissimo livello, che permette loro di laurearsi campioni del Mondo – secondo oro iridato consecutivo dopo quello nel quattro senza ad Aiguebelette 2015 – con appena tre decimi sulla Croazia mentre la Nuova Zelanda è terza. 

Medaglia d’argento nel quattro senza per Marco Di Costanzo, Giovanni Abagnale, Matteo Castaldo e Domenico Montrone, anch’essi bronzo ai Giochi di Rio, battuti per meno di due secondi da un’Australia apparsa in grande spolvero sin dalle prime palate. Non è da meno però il quattro senza azzurro, che non si scompone mai nel vedere gli australiani condurre e che attacca ai 1500 metri per rientrare sui primi e respingere allo stesso tempo gli assalti della Gran Bretagna, che chiuderà terza mentre l’Italia pur avvicinando l’Australia non riesce a recuperarla, mettendosi al collo uno straordinario argento.

Tra i Pesi Leggeri, medaglia d’argento per Stefano Oppo e Pietro Ruta nel doppio maschile. La Francia campione olimpica in carica viene tenuta per metà gara dagli azzurri, che poi però sono costretti a lasciar scappare via l’equipaggio transalpino per concentrarsi nel rintuzzare i tentativi di rientro di Cina e Polonia, minacciose ma tenute a distanza sul traguardo dal doppio leggero azzurro, secondo con 25 centesimi di vantaggio sui cinesi terzi, mentre i polacchi restano giù dal podio per appena mezzo secondo.

Bronzo infine per il quattro con PR3 misto di Lucilla Aglioti, Tommaso Schettino, Luca Agoletto, Paola Protopapa e timoniere Gaetano Iannuzzi alle spalle di Gran Bretagna e Stati Uniti. Una medaglia che giunge in rimonta per l’armo Para-rowing azzurro, quarto per tutta la gara ma che negli ultimi 300 metri trova la zampata giusta per superare sul traguardo l’Ucraina.