La lotta tra Hamilton e Verstappen. Una prima proiezione

di Piero Giuseppe Goletto

Assodato che la lotta tra Hamilton e Verstappen è incerta, tant’è che il divario nel punteggio tra questi due campioni si è ridotto fino ai due punti attuali, abbiamo anzitutto costruito due grafici.

Il primo grafico (Fig. 1) ci mostra in maniera plastica l’andamento del duello tra questi due campioni. Possiamo dire che almeno dal Gran Premio di Ungheria il divario, in termini di punteggio, è ridottissimo.

Il secondo grafico (fig. 2) ci mostra il divario tra Hamilton e Verstappen. In questo grafico, valori positivi denotano un vantaggio del campione inglese. Il grafico proposto non è in scala con il precedente per enfatizzare non tanto i divari quanto la sostanziale parità di cui abbiamo parlato.

Data la situazione abbiamo tentato un esperimento.

Utilizzando una tecnica statistica nota come regressione lineare abbiamo simulato il punteggio finale di Hamilton e Verstappen alla fine del campionato.

La tecnica della regressione lineare, spiegata in parole semplici, consente di prevedere il valore di una variabile (il punteggio) in base al valore di un’altra variabile (il numero dei gran premi disputati in una stagione), calcolando tale valore come se il pilota conseguisse sempre lo stesso punteggio in ogni gara.

Questo punteggio non è che quel valore che rende minima la discrepanza tra i valori previsti e quelli effettivi e pertanto, pur non coincidendo, si avvicina molto alla media dei punteggi di stagione.

Il risultato è riportato nel terzo grafico (fig. 3), che prevede un leggero vantaggio per Max Verstappen (383 punti contro 374 di Hamilton) a fine campionato.

Questa previsione è però influenzata dalla condizione di vantaggio di cui godeva il campione olandese dopo i GP disputati a Zeltweg (Stiria e Austria), quindi ad avviso di chi scrive deve essere interpretata con doverosa cautela: ricordiamo che Hamilton vinse il GP di Turchia dello scorso anno e il GP del Messico e il GP di Abu Dhabi nel 2019, arrivando secondo nel GP degli USA. Siamo persuasi che il campione inglese punti a ripetere tali risultati anche quest’anno.