di Paolo Riba
Non posso fare a meno di parlare di quel gruppo storico della classe 1955 che vinse i campionati provinciali studenteschi nel 1974.
In primis per l’amicizia che si è creata nel tempo tra di loro con le varie partecipazioni alle mie “rimpatriate” e poi perchè gli “studenteschi” allora erano una cosa seria, una manifestazione molto partecipata, alla quale nessuno poteva sfuggire se frequentava le scuole superiori, dalla quale era abbastanza naturale che emergessero campioni o perlomeno buoni atleti. Di alcuni di essi abbiamo già scritto: Alberto Anello, Luciano Ferrero. Di altri lo farò presto.
Ma in particolare mi sento in dovere di soffermarmi per sottolineare la grande passione di Paolo Fissore da Savigliano che una traccia indelebile l' ha sicuramente lasciata nella storia dell'atletica leggera della granda pur non costituendo un esempio di continuità agonistica come Luciano Ferrero, egli rappresenta invece un caso di versatilità sportiva. E’ lui stesso a raccontare: “ nel 1974 ho vinto il titolo provinciale studentesco nel salto in lungo con la misura di metri 6,60. Nel 2016, esattamente 42 anni dopo ho conquistato il titolo provinciale sui 5000 metri di marcia master coronando una stagione notevole per risultati che mi ha portato a conseguire anche il titolo italiano di categoria master ’60 a Catania nella 20 km su strada e l’argento ai campionati italiani indoor master ad Ancona sui 3000 mt in pista coperta. La FIDAL provinciale per questo mi ha fatto dono di una targa ricordo che conservo con orgoglio.”
Paolo Fissore in azione al Trofeo Frigerio 2016 di marcia (sui 5 km su strada) che si svolge ogni anno a Lomello in provincia di Pavia
Ma andiamo con ordine. Paolo Fissore, nel salto in lungo, dopo aver conseguito il suo massimo risultato con la misura di metri 6,84 l’anno successivo al titolo studentesco, con l’iscrizione al politecnico di Torino, decide di smettere l’attività agonistica rinunciando anche all’opportunità di svolgere il servizio militare in un gruppo sportivo in quanto beneficiario del rinvio per motivi di studio. L’atletica per Paolo resta una passione ma con interruzione della frequentazione delle piste e delle pedane. Un brevissima parentesi agonistica si ripresenta dopo la laurea in architettura , durante il servizio militare. Paolo partecipa occasionalmente ai campionati militari della regione nord-ovest a Bergamo conseguendo un buon piazzamento (2°).
Contestualmente all’inizio dell’attività lavorativa come architetto libero professionista la pratica sportiva diventa saltuaria e imperniata prevalentemente sulla bici da corsa, sull’escursionismo alpino e sullo sci di fondo. L’apprendimento della tecnica classica prima e del passo pattinato poi avvicina Paolo alle competizioni di gran fondo dove partecipa a due edizioni della Promenado della Valle Stura senza peraltro brillare particolarmente (me lo ha detto lui) ma concludendo dignitosamente il lungo percorso.
la premiazione del Campionato Italiano Master della 20 km di marcia (Catania 2016). Paolo Fissore al centro con la maglia tricolore di campione italiano SM 60. (2° a sx il lombardo Moretti, 3° a dx il toscano Tamburini)
Al compimento del mezzo secolo, sull’onda delle mode del periodo, Paolo decide di dedicarsi al podismo ma, dopo un inizio incoraggiante, una serie di problemi lombari (la schiena!) lo allontanano nuovamente dalla pratica atletica.
Sarà solamente nel 2007, dopo essere venuto a conoscenza di una nuova pratica di fitness aerobico come la camminata nordica, scoperta per caso durante una vacanza trascorsa in Trentino, che Paolo comprenderà le potenzialità salutistiche e rigeneranti della stessa al punto di diventarne egli stesso istruttore secondo le metodiche “tedesche” dell’ANI-INFO Associazione Nordic- fitness Italiana.
Da questo momento Paolo Fissore riprende con vigore l’impegno sportivo e attraverso la nordic walking diverrà istruttore nazionale con riconoscimento da allenatore specialista in ambito FIDAL prima (con la SINW) e successivamente da parte dell’EPS MSPI-CONI (con la NWA). Nel 2009 è tra i fondatori della ASD Nordic Walking Monviso che nel volgere di pochi anni inizia alla tecnica della camminata nordica circa 500 persone organizzando corsi base, manifestazioni, eventi e serate dedicate alle tecniche di cammino per il benessere dei praticanti.
Sarà la stessa ASD NW Monviso ad introdurre tra i soci anche la camminata con tecnica Fitwalking metodo Damilano. Per Fissore l’insegnamento e la pratica personale del fitwalking metodo Damilano lo avvicinano agli “inventori” dello stesso, Maurizio e Giorgio Damilano, marciatori di levatura mondiale, aprendogli la strada alla pratica più recente della marcia atletica che costituisce l’evoluzione tecnica ed agonistica del cammino “sport style” proprio del metodo inventato dai marciatori di Scarnafigi.
E’ stato “amore a prima vista” ci ha raccontato Fissore e con la pratica della marcia sono arrivate anche le soddisfazioni e gli stimoli a fare sempre meglio, naturalmente nell’ambito della categoria di appartenenza.
Fissore ci ha rivelato che la recente passione per la marcia in provincia è ampiamente condivisa da un gruppo di atlete masters bravissime, sotto la guida di un allenatore, ex maratoneta e attuale valente marciatore, Sergio Ansaldi, padre fra l’altro di due promettenti atleti come Daniele -1h 10’ alla recente mezza maratona di Milano- e Martina, marciatrice anch’ella di belle prospettive che fanno tutti parte dell’Atletica Fossano ’75 del Presidente Paolo Braccini.
Da affezionato cultore dei “bei tempi andati” ho voluto chiedere ancora un ricordo a Paolo dei suoi trascorsi da lunghista:
“ricordo molto bene la finale del campionato studentesco 1974: ero in forma strepitosa e per giunta senza l’assillo di un avversario fortissimo come Albino Gualandi di Bra che in precedenza (era un anno avanti a scuola) mi aveva sempre battuto. Nei salti di riscaldamento che precedettero la finale mi sono espresso con due prove che facevano presagire un grosso risultato; qualcuno in tribuna sussurrava che perfino il record provinciale di metri 6,91 conseguito nel 1963 da Antonio Busso poi vincitore della finale Nazionale studentesca Roma, era in pericolo. Nella gara ho conseguito invece tutte misure modeste ad eccezione del salto finale che ha ridato dignità alla mia vittoria con la misura di metri 6,60. Niente record però. Credo che il 6,91 “studentesco” di Busso resista tutt’ora. Né l’olimpionico Attilio Bravi, e neppure l’ottometrista Stefano Dacastello, da giovani studenti sono riusciti a fare meglio di Lui”
Grazie al prezioso volume curato da Autori Vari “Dallo sport nella scuola alle vette del mondo” Fenoglio editore, Mondovì 2002 ho estrapolato le prime 10 migliori misure studentesche nel salto in lungo, a conferma di quanto testimoniato da Paolo Fissore:
- Antonio Busso, 1963 mt. 6,91
- Loris Bravi, 1987 mt. 6,66
- Franco Gelli, 1966 mt. 6,62
- Giacinto Lombardi, 1957 mt. 6,60
- Paolo Fissore, 1974 mt.6,60
- Osvaldo Pelissero, 1985 mt. 6,59
- Albino Gualandi , 1972 mt 6,54 (la stessa misura e vittoria conseguita anche nel 1973)
- Attilio Bravi, 1952 mt. 6,41
- Guido Racca, 1959 mt. 6,41
- Riccardo Dalpozzi, 1976 mt. 6,39
Nb.
- Attilio Bravi, classe 1936, è stato sette volte campione italiano assoluto nel salto in lungo (miglior misura mt 7,69), oro alle Universiadi del 1959 e 10° alle Olimpiadi di Roma 1960
- Stefano Dacastello, classe 1980, primo lunghista della provincia a superare gli otto metri (campione italiano assoluto in tre occasioni con pb di mt. 8,17) da “studente” conseguì la vittoria nella categoria allievi degli studenteschi provinciali nel 1997 con la misura di mt. 6,26